ASIA/FILIPPINE - Tutelare la vita dei popoli indigeni: l’opera della comunità cattolica di fronte a sfruttamento ed espropriazioni

mercoledì, 30 ottobre 2024 chiese locali   indigeni   sfruttamento   ecologia   ambiente   economia  

Manila (Agenzia Fide) - In ottobre, mese dedicato nelle Filippine alla salvaguardia dei popoli indigeni, la comunità cattolica filippina, con diversi momenti, incontri e celebrazioni locali, ha invitato le istituzioni ad affrontare i problemi che questi popoli incontrano per continuare la loro vita in terre ancestrali, una vita minacciata soprattutto dallo sfruttamento minerario.

Le Filippine sono emerse sulla scena internazionale come un importante fornitore di materie prime in ambito globale, nel processo di transizione energetica, disponendo di riserve di minerali come il nichel di classe 1, materiale chiave nelle batterie per auto elettriche. Tuttavia questo boom, con le concessioni per lo sfruttamento minerario date alle multinazionali dal governo di Manila, sta causando disagi, sfollamento e distruzione dell'habitat delle popolazioni indigene, che si vedono sottrarre terre ancestrali e sconvolgere e lo stato di vita.
Secondo il rapporto “State of Indigenous Peoples Address” del 2023 , pubblicato dal "Legal Rights and Natural Resources Center" (LRC), i conflitti territoriali e ambientali sono aumentati del 6% in un anno, con oltre 70.000 ettari aggiuntivi di territori interessati. I conflitti per le risorse, legati essenzialmente all'estrazione mineraria, "hanno implicazioni dirette sulla vita stessa dei popoli indigeni. Le loro vite sono davvero in gioco" rileva il LRC, affermando che tra il 2022 e il 2023, oltre 45mila indigeni sono stati vittime della sottrazione di terreni, in aree come le isole di Palawan o di Mindoro. Un altro esempio riguarda il territorio nella regione montuosa della Cordillera (nel nord dell'isola di Luzon), dove il governo filippino ha approvato 99 progetti idroelettrici, parte di un piano più ampio per ampliare le fonti energetiche rinnovabili. I progetti hanno diviso le comunità rurali tra coloro che credono che le dighe porteranno lavoro e denaro e coloro che temono danni alle fonti d'acqua e ai siti culturali.


Le Filippine hanno una popolazione indigena stimata tra i 14 e i 17 milioni, appartenenti a 110 gruppi etno-linguistici. Nelle diverse regioni dove sono stanziati - come nella Cordillera (a Luzon, nel Nord), nelle Visayas (al centro dell'arcipelago), nella regione Bagsamoro (a Mindanao, nel Sud) - questi popoli vivono discriminazione sociale, emarginazione economica e privazione politica, fenomeni aggravati dalllo sfruttamento minerario che li priva i loro diritti sulla terra. Negli ultimi cento anni gli indigeni hanno visto aumentare le espropriazioni di terreni da parte del governo delle Filippine, proprio perchè ricchi di risorse naturali.
La nazione, anche grazie alla sensibilizzazione promossa dalla Chiesa cattolica e dai missionari, ha iniziato a promuovere la dignità e i diritti di queste popolazioni. Secondo l' Indigenous Peoples' Rights Act (IPRA), approvato nel 1997, i popoli indigeni hanno diritti di proprietà sulle loro terre ancestrali se ottengono un "Certificate of Ancestral Domain Title". Chi possiede questo titolo ha il potere di approvare o rifiutare progetti che riguardano il territorio, come le attività minerarie. Tuttavia, ottenere il certificato necessità di un lungo iter burocratico, per cui c'è bisogno di assistenza legale, ed è un processo che molti gruppi indigeni non hanno mai nemmeno avviato.
Nel 2003 il governo ha designato il mese di ottobre come "National Indigenous People's Month" e istituito un giornata dedicata al riconoscimento dei popoli indigeni, fissata il 29 ottobre come momento in cui rinnovare l'impegno a garantire un trattamento equo per questi popoli. La Chiesa cattolica delle Filippine, tramite la Commissione episcopale per i popoli Indigeni, gruppi diocesani e istituti religiosi, si è posta "ad ascoltare i nostri fratelli e sorelle indigeni, membri della famiglia di Dio, per rispondere alle loro aspirazioni come membri della nostra società", e custodire la loro vita. Esempio di questo impegno, nei giorni scorsi suor Minerva Caampued, delle Suore Apostoliche Francescane, ha vinto il premio nazionale intitolato a Santa Teresa di Calcutta per la sua opera a favore delle popolazioni indigene nella provincia di Cagayan, dopo trent'anni di instancabile servizio dedicato alla comunità indigena Agta, per la tutela dell'ambiente, l'assistenza sanitaria, i programmi alimentari e di istruzione.
(PA) (Agenzia Fides 30/10/2024)


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