ASIA/TERRA SANTA - La reliquia del sangue di San Francesco portata in Terra Santa, in un pellegrinaggio per invocare la pace

sabato, 28 settembre 2024 preghiera   pellegrinaggi   luoghi santi  

Roma (Agenzia Fides) - "Dopo 800 anni riportiamo San Francesco in Terra Santa per provare ad essere, come lui, capaci di attraversare confini in un luogo ferito, proprio come otto secoli fa il Poverello si recò pellegrino nei luoghi santi in un tempo altrettanto difficile, perché segnato dalle crociate, col desiderio di costruire ponti e non muri". Così fra Matteo Brena, Commissario di Terra Santa dei Frati minori di Toscana e coordinatore del Comitato per gli ottocento anni delle stimmate di San Francesco, annuncia che dal 30 settembre al 5 ottobre, insieme con altre 10 persone, tra frati e laici, porterà in Terra Santa la reliquia del sangue dei San Francesco di Assisi, mentre imperversa la guerra e mentre i popoli in questi territori travagliati sono nella sofferenza, nella paura, nel lutto, nella precarietà.
“Partiamo – continua fra’ Matteo – con un desiderio grande nel cuore: essere quel ‘piccolo resto’ che sa farsi portatore, in questo frangente di nuovo drammatico per il Medi Oriente, di un segno di consolazione e di una parola di speranza. 'Dalle ferite, la vita nuova' è stato il motto dell’ottavo centenario delle stimmate di san Francesco; e noi, portando a Gerusalemme e Betlemme la reliquia del suo sangue, sgorgato dai segni della passione sul suo corpo, proviamo a dire a quei fratelli e a quelle sorelle che è possibile abitare le ferite con speranza e con desiderio di futuro”.
La delegazione, composta da quattro frati e sei laici, tra i quali rappresentanti della Gioventù Francescana e dell’Ordine Francescano Secolare, si muoverà tra Gerusalemme e Betlemme per portare la reliquia nelle comunità cristiane della zona, incontrando la gente del posto e visitando re anche alcuni luoghi-simbolo dell'impegno che i cristiani portano avanti per pacificare la terra dove visse Gesù.
Il 2 ottobre uno dei momenti centrali del viaggio: sarà, infatti, sancito il gemellaggio fra la Basilica del Getsemani, luogo che custodisce la memoria delle ore drammatiche della passione di Cristo, e il Santuario della Verna. Il gemellaggio sancirà anche il legame fra i due romitaggi. Alla cerimonia saranno presenti fra’ Francesco Patton, Custode di Terra Santa, e fra’ Livio Crisci, Ministro provinciale dei frati minori della Toscana.
“Quest’anno – aggiunge fra’ Brena – la basilica del Getsemani compie un secolo da quando venne costruita, nel 1924, assieme alla basilica della trasfigurazione, dall’architetto italiano Antonio Barluzzi, morto nel 1960 a Roma nel convento della Delegazione di Terra Santa. Ci inseriremo, dunque, anche nelle iniziative di questo centenario”.
"Uniti nella preghiera, accompagniamo questi nostri fratelli nel pellegrinaggio tra Gerusalemme e Betlemme", affermano le fraternità francescane di tutta Italia. Ottocento anni fa, nel settembre del 1224, Francesco d’Assisi ricevette le Sacre Stimmate sul monte della Verna, nell’aretino. In quell’occasione il frate venne conformato a Cristo Crocifisso e una parte del suo saio, intriso del sangue del costato, divenne una importante reliquia, a perpetua testimonianza di quell’evento, custodita dai Frati Minori.
(PA) (Agenzia Fides 28/9/2024)


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