VATICANO - Il Papa apre il Sinodo e annuncia per il 7 ottobre una giornata di preghiera e digiuno per la pace

mercoledì, 2 ottobre 2024

Vatican Media

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – A un anno esatto dalla riaccensione del conflitto in Terra Santa tra Israele e Palestina, Papa Francesco indice una giornata di preghiera, digiuno e penitenza per la pace nel mondo. Ad annunciarlo è lo stesso Pontefice durante la Messa di apertura della XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi.

Un annuncio che arriva a sorpresa e parlando a braccio alla fine dell’omelia: “Dobbiamo volgere lo sguardo al mondo. Ce n’è bisogno mentre fuochi di guerra continuano a sconvolgere popoli e nazioni. Domenica prossima mi recherò nella basilica di Santa Maria Maggiore per pregare il Rosario e per rivolgere alla Vergine un’accorata supplica. Chiedo anche a voi di unirvi a me in quella occasione. Il giorno dopo, 7 ottobre, vi invito a vivere una giornata di preghiera e digiuno per la pace nel mondo”.

Sinodo: non un’agenda da imporre ma doni da offrire

Nell’omelia Francesco ricorda anche che il Sinodo “non è un’assemblea parlamentare, ma un luogo di ascolto nella comunione”. Nel concreto, l’auspicio del Papa, “badiamo a non trasformare i nostri contributi in puntigli da difendere o agende da imporre, ma offriamoli come doni da condividere, pronti anche a sacrificare ciò che è particolare, se ciò può servire a far nascere insieme qualcosa di nuovo secondo il progetto di Dio”.

Altrimenti “finiremo per chiuderci in dialoghi tra sordi, dove ciascuno cerca di ‘tirare acqua al proprio mulino’ senza ascoltare gli altri, e soprattutto senza ascoltare la voce del Signore. Le soluzioni ai problemi da affrontare non le abbiamo noi, ma Lui”, rimarca il Pontefice.

Infine, rivolgendosi a tutti i membri che parteciperanno ai lavori dell’Assemblea sinodale, afferma: “Ciascuno, qui, si sentirà libero di esprimersi tanto più spontaneamente e liberamente, quanto più percepirà attorno a sé la presenza di amici che gli vogliono bene e che rispettano, apprezzano e desiderano ascoltare ciò che ha da dire”. (F.B.) (Agenzia Fides 2/10/2024)


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