Korea Mission Society
Seoul (Agenzia Fides) - Lo spirito è quello dell'uscire, del donare il Vangelo ad gentes. La "Korea Mission Society" (KMS), a cinquant'anni dalla sua istituzione, continua a praticare lo spirito missionario, confermando l'impegno a donare missionari, sacerdoti, consacrati e laici a paesi e Chiese particolari bisognose di un supporto e di forze di apostolato. I missionari inviati fuori dal territorio coreano sono 85 in 9 paesi, tra i quali Papua Nuova Guinea, Taiwan e Hong Kong, altre nazioni in Africa e in America. "Laddove c'è bisogno laddove ci chiamano, andiamo", ha spiegato padre Choi Kang, vicepresidente della Korea Mission Society, raccontando le attività e la riflessione che l'anno del Giubileo porterà nella comunità missionaria, nata nel 1975 e che si prepara, dunque, a celebrare il cinquantesimo anniversario di attività e di missione.
Lo spirito è quello delle origini, quello di essere "comunità in uscita", ha spiegato, annunciando un simposio che si terrà il 19 ottobre prossimo all’Università Cattolica della Corea. "Esamineremo, con approfondimenti di natura accademica, il significato e l'impatto che questo slancio missionario ha avuto sulla Chiesa coreana negli ultimi 50 anni, con relazioni da ciascuna diocesi", ha riferito. Il 26 febbraio del 2025, data precisa di anniversario della fondazione, si terrà una messa commemorativa presso la cattedrale di Myeongdong, a Seoul, mentre si prevedono seminari e incontri con la precisazione dei missionari ma anche di tutti i fedeli che possono essere interessati a coinvolgersi in esperienze di primo annuncio e di missio ad gentes. Sarà utile, in tal senso - rimarca- l'accordo stretto con la Catholic Peace Broadcasting, per realizzare una serie di servizi multimediali e documentari che possano raccontare la storia e l'impegno missionario dei cattolici coreani negli ultimi 50 anni ma anche in passato. P. Doo-young Jeong, presidente della KMS, ha aggiunto: "Spero che questo anniversario possa costituire un'opportunità per la Chiesa coreana , per approfondire e il suo essere una 'Chiesa che condivide', espandendo la missione a tutto il mondo." Un aspetto importante è quello dei missionari laici, ora membri associati , nella Società: la loro "ricca esperienza" è di grande aiuto alla missione della Chiesa coreana, si afferma.
La "Korea Mission Society" (KMS) venne fondata nel 1975 dal vescovo emerito di Busan, mons John A. Choi Jae-seon, e fu approvata dalla Conferenza Episcopale della Corea. Istituita circa 22 anni dopo la fine della guerra di Corea (terminata nel 1953), la KMS ha svolto un ruolo chiave nell'aiutare la Chiesa coreana a crescere nell'aspetto di "Chiesa che dà", si afferma. La società conta attualmente 87 membri, tra sacerdoti missionari e laici e si configura ora come Società di vita apostolica di diritto diocesano, sotto la responsabilità dell'Arcidiocesi di Seoul. La società gestisce anche la realtà della "Scuola missionaria", a disposizione di tutti coloro che in Corea sono interessati all'opera missionaria, per preparare i fedeli ad affrontare il lavoro pastorale all'estero. La Società si dice "aperta a tutto il mondo, ovunque ci sia bisogno di missionari", con un occhio particolare nei confronti dell'Asia.
(PA) (Agenzia Fides 14/10/2024)