Arcidiocesi di Colombo
Colombo (Agenzia Fides) - "Il fatto che il nuovo governo di Anura Kumara Dissanayake, neoeletto presidente, abbia ribadito il suo impegno a condurre un'indagine approfondita sugli attacchi di Pasqua del 2019 è certamente un buon segnale. Guardiamo al futuro con maggiore speranza di giustizia. E possiamo dire di essere fiduciosi", dice all'Agenzia Fides Peter Antony Wyman Croos, Vescovo di Ratnapura, città nel centro dello Sri Lanka, commentando l'annuncio per cui l'esecutivo dei Colombo ha confermato l'avvio di una nuova inchiesta sugli attentati suicidi hanno preso di mira tre chiese e tre hotel il 21 aprile 2019, in cui persero la vita 279 persone e centinaia furono i feriti.
Il portavoce del governo e ministro degli esteri Vijitha Herath ha nuovamente assicurato pubblicamente che il governo garantirà la giustizia e che nessun individuo coinvolto negli attacchi sarà esente dalle sue responsabilità legali. "È stata avviata un'indagine appropriata in merito agli attacchi della domenica di Pasqua. Assicuriamo al popolo dello Sri Lanka che non spianeremo la strada all'ingiustizia. Non nasconderemo nè proteggeremo nessuno. Tutti i responsabili di quell'evento saranno trattati secondo le opportune vie legali", ha affermato il ministro Herath. E ha aggiunto: "Una volta concluse le indagini, presenteremo un rapporto completo e riveleremo anche le azioni che saranno intraprese", sottolineando poi che tutti i rapporti d'indagine attualmente in possesso del governo saranno esaminati attentamente per garantire "completezza e accuratezza".
Visitando nei giorni scorsi la chiesa cattolica di San Sebastiano a Negombo, una delle chiese attaccate nel 2019, il presidente Anura Kumara Dissanayake in persona ha promesso giustizia all'assemblea dei fedeli "Nella società è diffusa la convinzione che gli attacchi della domenica di Pasqua possano essere stati compiuti per ottenere vantaggi politici", ha affermato.
Va ricordato che nei giorni scorsi la Corte Suprema dello Sri Lanka ha avviato un procedimento per "oltraggio alla Corte" contro Nilantha Jayawardena, ex direttore del Servizio di Intelligence dello Stato (SIS), che non ha versato i risarcimenti alle vittime degli attacchi del 2019. L'uomo era stato condannato a pagare 75 milioni di rupie (circa 25mila euro) come risarcimento alle vittime degli attacchi di Pasqua, ma finora ha pagato solo 10 milioni di rupie. Il 12 gennaio del 2023, accogliendo i ricorsi delle famiglie delle vittime, la Corte Suprema ha ordinato a quattro politici e funzionari governativi, tra i quali l'ex presidente nazionale Maithripala Sirisena, di pagare una pesante multa per non essere riusciti a prevenire gli attacchi, nonostante gli avvisi di intelligence diramati prima degli attentati. Tra questi, oltre all'ex presidente Sirisena, vi sono: Pujith Jayasundera, ispettore generale della polizia; Hemasiri Fernando, ex ministro della difesa; Sisira Mendis, ex capo dell'intelligence. Ma, se il procedimento per "omesse cautele" ha individuato dei responsabili, a cinque anni da quei tragici eventi nulla è ancora chiaro sugli organizzatori e mandanti delle stragi, un punto su cui la Chiesa cattolica continua a invocare "giustizia e trasparenza".
Oltre a quel capitolo, l'attenzione è tutta rivolta sul piano sociale, ambito in cui il nuovo governo sarà chiamato a intervenire, per mitigare la grave crisi economica. Il Vescovo Croos ha ricordato che "dal nuovo presidente "a gente si aspetta misure per sostenere l'economia, alleviando le fatiche delle famiglie, migliorando l'occupazione. E, oltre alle misure a medio e lungo termine, c'è anche l'urgenza, a breve termine, di supportare soprattutto i più poveri, che attualmente lottano per il sostentamento quotidiano".
(PA) (Agenzia Fides 16/10/2024)