ASIA/GIAPPONE - L’Arcivescovo Nappa in visita a Nagasaki e Tokyo: custodite la memoria dei martiri giapponesi

mercoledì, 26 marzo 2025 pontificie opere missionarie   chiese locali  

Tokyo (Agenzia Fides) – Ha preso il via lunedì a Nagasaki, presso la Collina di Nishizaka - dove san Paolo Miki e i suoi 25 compagni martiri sono stati crocifissi nel 1597 guardando il loro villaggio - la visita in Giappone dell’Arcivescovo Emilio Nappa, Segretario del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e già Presidente delle Pontificie Opere Missionarie (POM). La visita ha avuto un programma fitto dove le visite ad alcuni luoghi cruciali della storia della Chiesa giapponese si sono avvicendati ad incontri altrettanto significativi. “A Nagasaki - racconta all’Agenzia Fides don Marco Sungsu Kim, officiale del Dicastero per l'Evangelizzazione (sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari) che ha accompagnato l’Arcivescovo Emilio Nappa - la delegazione ha fatto tappa alla Cattedrale nuova, dove sono conservati alcuni resti rimasti dopo il bombardamento atomico tra cui la testa di una statua della Madonna e la chiesa di Oura, basilica minore e concattedrale dell'arcidiocesi di Nagasaki dove sono stati riscoperti i cristiani nascosti che hanno mantenuto la loro fede fino al XIX secolo”.
La visita dell’Arcivescovo Nappa è proseguita l’indomani a Tokyo con la visita al Centro di
Shinseikaikan, fondato nel 1934 dal padre Iwashita come dormitorio per studenti dedicato a San Filippo e che ha celebrato lo scorso anno il suo 90° anniversario e di cui attuale presidente è Andrea Lembo, Vescovo Ausiliare di Tokyo.
L’Arcivescovo Nappa ha ricordato come questo centro fin dalle origini non si sia limitato ad offrire vitto ed alloggio ma un’educazione basata sui valori del cattolicesimo, in un’epoca dominata dal militarismo dilagante. “Considerando l’attuale predominio del nazionalismo e i numerosi conflitti globali, è chiaro che c’è un bisogno sempre maggiore di persone formate secondo questi valori – ha affermato Nappa - È importante condividere con i poveri beni materiali, poiché questo permette loro di ricevere ciò che è essenziale per vivere e conservare la dignità fondamentale come esseri umani creati a immagine di Dio. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare di condividere con coloro che sono spiritualmente poveri anche le ricchezze della fede. Credo fermamente che il vostro impegno nel Shinseikaikan debba continuare a concentrarsi con particolare attenzione su questo aspetto”.
Nel pomeriggio di ieri incontrando i catechisti dell’Arcidiocesi di Tokyo l’Arcivescovo Nappa ha ricordato che se la Chiesa cattolica in Giappone è una minoranza all’interno del Paese, essa è però custode di una straordinaria storia e plurisecolare tradizione di martirio, caratterizzata soprattutto dalla capacità di mantenere viva la fede durante i lunghi anni di persecuzione. Nappa facendo riferimento ai tanti conflitti bellici in atto e citando in particolare il Myanmar ha sottolineato l’atto di carità dimostrato dall’Arcidiocesi di Tokyo e dalla Chiesa giapponese verso queste popolazioni. “Come già Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, desidero farvi una richiesta particolare: non dimenticate di insegnare la Dottrina sociale della Chiesa, sia attraverso la catechesi vissuta nella vostra vita, sia nelle catechesi rivolte ai catecumeni e ai fedeli nelle aule. La vostra testimonianza aiuta a camminare sulla via del perdono, della riconciliazione e della pace. Essa porta un messaggio di intensa forza e grande persuasione” ha concluso l’Arcivescovo. Inoltre l'attuale Segretario del Governatorato vaticano, menzionando il lavoro di sostegno delle POM a molte delle circa 1200 Diocesi situate tra l’Asia, l’Africa e l’Oceania, incluso il Giappone, ha invitato i partecipanti ad approfondire le possibilità di aiuto al lavoro dei sacerdoti missionari e i sacerdoti locali nei territori di missione grazie alla presenza di padre Giuseppe Naoki Momma, Direttore delle POM giapponesi.
Dopo il Giappone, il programma della visita dell'Arcivescovo Nappa prosegue in Corea del Sud, dove prenderà parte anche alle celebrazioni per i sessant'anni dall'istituzione della direzione nazionale delle POM coreane. (EG) (Agenzia Fides 26/3/2025).


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