ASIA/INDIA - Un Giubileo ecumenico: nell’Anno santo la Chiesa cattolica coinvolge le altre confessioni cristiane

giovedì, 19 settembre 2024 ecumenismo   chiese locali   giubileo  

New Delhi (Agenzia Fides) – Sarà un Giubileo vissuto in India all’insegna dello spirito ecumenico quello che si apre nel dicembre prossimo: è quanto rimarca il Cardinale Filipe Neri Ferrão, Arcivescovo di Goa e Daman e Presidente della Conferenza episcopale dei Vescovi di rito latino (CCBI) in India, in una lettera inviata alle 132 diocesi di tiro latino, dove vivono oltre 16 milioni di cattolici indiani. La missiva invita a mantenere, nelle celebrazioni giubilari, un approccio caratterizzato dalla “partecipazione ecumenica e interreligiosa”, in quanto “l'Anno del Giubileo coincide con la significativa pietra miliare ecumenica del 1700° anniversario del Concilio di Nicea”, e accogliendo l’invito del Papa – si afferma – “a intensificare i nostri sforzi verso l'unità cristiana e la collaborazione con altre fedi, riflettendo la natura inclusiva della nostra speranza in Dio”.
Lo stesso obiettivo è stato ribadito in un incontro ecumenico tenuto nei giorni scorsi a Bangalore, cui hanno preso parte 40 rappresentanti cristiani, tra Vescovi, Moderatori e Pastori di circa 20 Chiese delle confessioni cattolica, ortodossa, protestante ed evangelica. L’incontro mirava a rafforzare il movimento ecumenico in India, ripartendo dalla preghiera di Gesù “Che tutti siano una cosa sola" (Gv 17,21). Alla assemblea, cui ha partecipato l'Arcivescovo Andrews Thazhath, Presidente della Conferenza episcopale cattolica interrituale dei Vescovi indiani (CBCI) (che accoglie i Vescovi di rito latino, siro-malabarese e siro-malankarese), si è deciso di riunirsi più spesso per promuovere la comunione e la fratellanza tra i leader delle chiese, avviando la creazione di una federazione ecumenica di Chiese in india. E si è approvata, inoltre, l’iniziativa di tenere nel 2025 una speciale assemblea ecumenica nazionale per celebrare l'Anno del Giubileo 2025 e il 1700° anniversario del primo Concilio ecumenico di Nicea e del Credo niceno.
Le Chiese cristiane in India intendono dialogare e collaborare strettamente per affrontare le urgenti questioni nazionali, nello scenario attuale. Si è ricordato il significativo contributo delle Chiese alla costruzione della nazione, concordando di impegnarsi per “dissipare l'interpretazione errata per cui il cristianesimo sia una religione straniera poiché è presente in India da circa 2000 anni”. L’assemblea ha chiesto la protezione dei diritti delle minoranze e la sicurezza delle comunità minoritarie, ribadendo la volontà di operare per il bene comune dell’India.
(PA) (Agenzia Fides 19/9/2024)


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