Bucarest (Agenzia Fides) - Sono una ventina e hanno tra 5 e 15 anni i bambini di Chisinau, in Moldova, che sabato, 19 ottobre, alla vigilia della Giornata missionaria mondiale, hanno aderito alla Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria (POIM). Accompagnati dai loro genitori e dai sacerdoti delle loro parrocchie di appartenenza, i bambini moldavi si sono impegnati “a far conoscere Gesù ad altri bambini del mondo attraverso la preghiera, le opere di carità e la testimonianza personale, seguendo l’invito del vescovo Charles de Forbin e l’esempio di santa Teresa di Lisieux, patrona universale delle missioni”. All’evento erano presenti don Eugen Blaj, direttore delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Romania e Repubblica Moldova e Suor Inês Paulo Albino, segretario generale della POIM. Suor Inês è da due mesi a capo della POIM, e tra il 16 ed il 22 ottobre ha fatto una visita in Romania e Moldova. “Questa è la mia prima visita all’estero, entrare in contatto con l’Infanzia Missionaria in Romania e Moldova è stata un’esperienza bellissima. In Romania ho visto una Chiesa giovane, che sta crescendo, che è viva. La Chiesa in Moldova ha bisogno di accompagnamento, di sostegno”, ha detto per l’Agenzia Fides Suor Inês Paulo Albino, al termine della sua visita nei due paesi.
Arrivata a Bucarest mercoledì scorso il segretario generale della POIM ha incontrato il Nunzio apostolico in Romania, mons. Giampiero Gloder, e alla sera, presso la sede delle POM romene, ha pregato il rosario con i bambini romeni missionari, collegati da diverse zone della Romania attraverso la piattaforma digitale ZOOM. Giovedì, nel suo viaggio verso la Repubblica Moldova, ha incontrato alcuni bambini missionari di tre comunità romene della diocesi di Iasi, rispettivamente Cleja, Gheraesti e Butea. Poi, a Chisinau, Suor Paulo Albino, don Blaj e Matilda Andrici, responsabile dell’Infanzia missionaria in Romania, insieme ad un gruppo di giovani missionari romeni, hanno incontrato, venerdì, 18 ottobre, i sacerdoti e le persone consacrate della Chiesa cattolica in Moldova, insieme al vescovo mons. Anton Cosa. Dopo una presentazione delle quattro pontificie opere missionarie, curata da Matilde Andrici, tutti hanno pregato insieme il rosario missionario. Il giorno dopo, un gruppo di bambini ha aderito all’Infanzia missionaria, e i loro genitori hanno partecipato ad un momento formativo, sulle attività della POIM. Domenica, giornata missionaria mondiale, i bambini missionari e i loro genitori, Suor Inês e la delegazione delle POM romene hanno partecipato alla messa presieduta, nella cattedrale dello Spirito Santo, di Chisinau, dal vescovo Anton Cosa, che ha parlato dell’infanzia missionaria.
Ritornata a Bucarest, Suor Inês ha incontrato lunedì sera i bambini missionari della capitale romena, insieme ai quali ha partecipato alla messa celebrata da don Eugen Blaj nella cappella delle POM romene, dedicata alla beata Pauline Jaricot. Alla fine della messa, uno dei ragazzi ha dato testimonianza della sua esperienza missionaria: “Sono bambino missionario da tre anni – ha detto Paul, 13 anni – e ho partecipato a vari campus di formazione e pellegrinaggi. Sento che Pauline e mons. Charles de Forbin mi guidano nella vita e mi aiutano a diventare sempre più santo”.
“La visita di Suor Inês è stata un privilegio per noi ed è di grande incoraggiamento per i bambini missionari della Romania e, soprattutto, della Moldova, dove i cattolici si sentono piuttosto destinatari che attori dell’attività missionaria. I bambini hanno visto così che c’è una rete mondiale, che non sono isolati e che ci sono gruppi di bambini missionari in tutto il mondo”, ha detto don Eugen Blaj, alla fine della visita della segretaria generale della POIM.
(C.G.) (Agenzia Fides 22/10/2024)