ASIA/COREA DEL SUD - Nell'Anno giubilare la comunità cattolica si affida all'intercessione del Cardinale Stephen Kim, Servo di Dio e "folle di Gesù"

sabato, 22 febbraio 2025 cardinali   evangelizzazione   beatificazione  

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Seoul (Agenzia Fides) - Centinaia di persone ogni giorno  - fino a 800 al giorno - si recano al cimitero cattolico di Yogin, cittadina Sud di Seoul, per far visita e pregare sulla tomba del Cardinale Stephen Kim Sou-hwan (1922 – 2009)  "Servo di Dio" ed ex Arcivescovo di Seoul, affidandosi alla sua intercessione. Per fare memoria e praticare, nell'Anno giubilare, lo slancio evangelizzatore che il cardinale  ha vissuto nel suo ministero di battezzato, sacerdote e vescovo - secondo il passo evangelico che amava citare: "Voi siete il sale della terra e la luce del mondo"  - la comunità dei credenti di Seoul ha celebrato nei giorni scorsi  il secondo simposio dedicato alla figura del cardinale e, il 16 febbraio, ha celebrato una messa commemorativa nella cattedrale dell'arcidiocesi di Seul, nel 16° anniversario della morte.  
Nella celebrazione eucaristica, il Vescovo ausiliare di Seoul, Job Koo Yobi , Vicario generale dell'Arcidiocesi, ha notato che "il cardinale Kim ha mostrato personalmente ai fedeli di oggi,  persino alle persone che non credono in Dio, come vivere il Vangelo". La sua testimonianza, si è detto, sarà preziosa per i fedeli coreani nell'Anno giubilare e anche in vista della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Seoul nel 2027.
Tra gli oltre mille fedeli che hanno partecipato alla messa, 200 erano donatori attivi della fondazione creata nel 2010, un anno dopo la morte del cardinale Kim, la "Fool sharing Foundation" ovvero una Fondazione per "condividere la follia",  che riprende uno dei motti e proverbiali propri del Cardinale, che amava definirsi "un folle di Cristo", aggiungendo che "un folle parla a dei folli".
L'Eucarestia è stata la prima messa commemorativa tenutasi da quando il cardinale Kim è stato proclamato “Servo di Dio”, dopo l'apertura ufficiale della fase diocesana della causa di beatificazione, a luglio del 2024. Ogni anno la messa si tiene nel  cimitero dove il Cardinale è sepolto, ma quest'anno è stata scelta la cattedrale per dare modo a più persone di essere presenti, di pregare, di chiedere insieme la sua interecessione.
Anche il simposio dedicato alla figura del cardinale Kim ha ribadito che il processo di beatificazione andrà avanti solo con "la piena fiducia della gente nell'intercessione del candidato alla beatificazione e alla canonizzazione", come ha affermato  mons. Boguslaw Turek, Segretario aggiunto della Congregazione per le Cause dei Santi, intervenuto al congresso. Intitolato "La vita, le virtù e la fama d santità del cardinale Stephen Kim Soo-hwan II", il simposio è stato organizzato dal Comitato per la beatificazione e la canonizzazione dell'arcidiocesi di Seul e dal Korean Church History Research Institute.
“Le preghiere di intercessione devono continuare senza interruzione” , ha rimarcato il Segretario aggiunto del Dicastero vaticano. Parlando poi del tema del riconoscimento del miracolo,  mons. Turek ha spiegato che  “bisogna valutare se la preghiera di intercessione è stata eseguita esplicitamente tramite il candidato alla canonizzazione” e  che "la preghiera di intercessione deve essere eseguita prima che si verifichi l’evento considerato un miracolo”.
Un lavoro ben fatto nella fase diocesana del processo, è stato ribadito, aiuta il Dicastero per le Cause dei Santi a proseguire il  processo: i tribunali diocesani devono essere attivi nell'esaminare i testimoni, condurre indagini storiche e ricerche d'archivio e raccogliere tutti i documenti sui candidati, per una attenta e dettagliata ricostruzione della vita, al fine di comprovare la pratica eroica delle virtù.
Padre Cho Han-gyu, dell'Università Cattolica di Seoul ha sottolineato: “Il cardinale Kim è la persona che meglio ha vissuto e dimostrato  la sequela Christi, esempio per tutti i cristiani, nel nostro tempo”.  Padre Koh Jun-seok, parroco della parrocchia di Hyehwa-dong, nell'Arcidiocesi di Seoul, ha ricordato : "Quando il cardinale Kim era arcivescovo di Seoul, ciò che più perseguiva nelle sue lettere pastorali era il 'rinnovamento della Chiesa e l'evangelizzazione'.  Il suo era  un ministero pastorale poliedrico, per una comunità che proclamasse il Vangelo, celebrasse la fede, praticasse il servizio di carità e comunione: il tutto vissuto in una vita profondamente eucaristica, in cui ha donato tutto se stesso".
Il Vescovo ausiliare di Seoul, Job Koo Yobi , presidente della Commissione diocesana per la beatificazione e la canonizzazione, ha affermato: "La società odierna sembra muoversi in una direzione diversa da quella perseguita dal cardinale Kim. Spero che questo evento sia un'opportunità per molte persone di seguire la sua vita esemplare e le sue virtù". La figura e l'opera del presbitero è promossa e salvaguardata dallo  "Stephen Cardinal Kim Institute", istituto di ricerca a lui intitolato, che cura l'archivio  storico e le pubblicazioni a lui dedicate.
(PA) (Agenzia Fides 22/2/2025)


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