ASIA/BAHRAIN - “Umiltà, coraggio, giustizia e amore. Papa Francesco è stato un instancabile messaggero di pace.”

venerdì, 25 aprile 2025

Avona

di Aldo Berardi*, O.SS.T.

Manama (Agenzia Fides) - Come possiamo iniziare a descrivere la vita di questo straordinario pastore? Da tutto il mondo giungono tributi, che lo onorano per la testimonianza che ha reso: una testimonianza di umiltà, coraggio, giustizia e amore. Ha toccato i cuori di milioni di persone con la sua profonda compassione, la sua apertura verso gli altri e la sua vita profondamente semplice. Un uomo di pace. Papa Francesco è stato un instancabile messaggero di pace. Ha ripetutamente invocato la fine della guerra, invitando il mondo a deporre le armi e ad abbracciare il dialogo. È stato al fianco dei sofferenti e degli sfollati, e ha dato voce a coloro che sono stati messi a tacere dal conflitto.

Nella nostra regione, segnata da numerose tensioni, ricordiamo con gratitudine come si sia fermato a pregare davanti al muro che divide il popolo palestinese. Dalla recente ripresa del conflitto, ha chiamato personalmente la parrocchia di Gaza ogni giorno, un padre che non abbandona mai i suoi figli. Fino al suo ultimo messaggio pasquale, ha proclamato con convinzione: la pace è possibile. Cessate le armi!

Un uomo di dialogo e ascolto. Papa Francesco era profondamente impegnato nel dialogo, non solo come gesto diplomatico, ma come stile di vita radicato nel Vangelo. Ha lavorato instancabilmente per incontrare persone di ogni estrazione, per ascoltare, comprendere e camminare insieme. Le sue visite pastorali in tutto il mondo non sono mai state semplici cerimonie: sono stati incontri, soprattutto con leader religiosi. La nostra regione è stata benedetta da due visite di Papa Francesco. Il popolo del Bahrain non dimenticherà mai la sua memorabile presenza nel novembre 2022. Ha incontrato leader religiosi, ha partecipato all'incontro interreligioso organizzato dal King Hamad Global Centre for Coexistence and Tolerance e ha dialogato con il Consiglio Islamico degli Anziani. Ha anche visitato la Scuola del Sacro Cuore, la Chiesa del Sacro Cuore di Manama e la nostra Cattedrale di Awali, sempre con lo stesso messaggio: siamo un'unica famiglia umana sotto Dio.

Un uomo di giustizia. Papa Francesco non ha avuto paura di alzare la voce in difesa della dignità umana. Ha denunciato le strutture di peccato che creano povertà ed esclusione. Ha ricordato al mondo che le società non possono essere definite giuste se dimenticano i poveri. La nostra regione è un luogo di dinamismo economico, ma anche di disparità. Le sue parole profetiche ci sfidano a garantire che nessuno venga lasciato indietro nella ricerca del progresso.

Un uomo di preghiera Al centro di tutto c'era il suo rapporto con Dio. Papa Francesco era un uomo di profonda preghiera. Che si trovasse nelle grandi basiliche o nelle silenziose cappelle, era sempre radicato nell'amore di Cristo: un amore ricevuto dalla sua famiglia, nutrito nella vita religiosa e portato avanti fedelmente durante il suo ministero petrino. Anche la nostra regione è una terra di preghiera. Cristiani, musulmani e credenti di altre tradizioni vivono al ritmo della preghiera e del tempo sacro. Papa Francesco ci ha ricordato che la preghiera ci apre a Dio e gli uni agli altri.

Un uomo del Vangelo. Il Vangelo è stato il fondamento stesso della vita di Papa Francesco. Ha proclamato il Cristo vivente con gioia, coraggio e misericordia. Attraverso le sue parole e le sue azioni, ha reso testimonianza della Resurrezione, non come un ricordo lontano, ma come una realtà viva e presente che continua a trasformare i cuori e le società. Qui nella Penisola Arabica, ci sforziamo di vivere secondo lo stesso Vangelo, di essere fedeli testimoni di Cristo nelle nostre case, nei nostri luoghi di lavoro e nelle nostre comunità. Papa Francesco ci ha ispirato in questa missione, esortandoci a non aver mai paura di portare la luce del Signore Risorto agli altri. Ci ha ricordato che anche negli angoli più nascosti del mondo, la Buona Novella deve essere vissuta e proclamata con umiltà e amore.

Papa Francesco ha avuto un forte legame con il Bahrain, dall’invito di Sua Maestà il Re Hamad bin Isa Al Khalifa a visitare il Regno è sbocciata una sincera amicizia caratterizzata da rispetto reciproco e impegno condiviso. I due leader si sono incontrati in diverse occasioni, tra cui numerose visite in Vaticano, approfondendo un legame fondato su una visione condivisa di pace, fraternità e dignità umana. Sua Santità ha guardato al Bahrain con ammirazione, riconoscendone gli sforzi per promuovere la tolleranza religiosa e la coesistenza pacifica tra le sue diverse comunità. Sua Maestà, a sua volta, ha sempre parlato di Papa Francesco con profonda riverenza. La loro amicizia è diventata un simbolo di ciò che è possibile quando dialogo, rispetto e buona volontà guidano l'incontro tra popoli e fedi. Nei loro ruoli unici, Papa Francesco e Re Hamad hanno offerto al mondo un modello di dialogo che non è solo possibile, ma necessario per una famiglia globale più umana, giusta e unita.

L'eredità di questa amicizia si riflette anche nelle rispettive dichiarazioni. Le encicliche papali Laudato Si' (Sulla cura della casa comune, 24 maggio 2015) e Fratelli Tutti (Sulla fraternità e l'amicizia sociale, 3 ottobre 2020) rimangono pietre miliari dell'appello di Papa Francesco a salvaguardare il creato e promuovere una cultura globale di solidarietà. Questi temi risuonano profondamente con La Dichiarazione del Regno del Bahrain, emanata da Sua Maestà il 3 luglio 2017, che invoca la tolleranza religiosa, il rifiuto dell'estremismo e la coesistenza pacifica. Il suo potente messaggio – "Dissipiamo l'ignoranza, nemica della pace" – riecheggia le convinzioni di Papa Francesco. Questa visione condivisa è stata affermata a livello internazionale quando le Nazioni Unite, su iniziativa del Bahrain, hanno istituito il 28 gennaio come Giornata Internazionale della Coesistenza Pacifica.

Per noi, Papa Francesco è stato più di una figura globale o il leader della Chiesa cattolica. È stato un padre spirituale, scelto da Dio per rafforzare i suoi fratelli e sorelle nella fede, una fede tramandata da Gesù Cristo attraverso gli Apostoli. È stato il nostro Pastore e il nostro Fratello, ha camminato tra noi, ci ha incoraggiato nelle nostre prove e ha abbracciato ciascuno di noi con il tenero amore del Vangelo. Manteniamo vivo il suo ricordo nei nostri cuori. Portiamo avanti la sua eredità di misericordia, pace e fraternità. E preghiamo affinché ora riposi nell'abbraccio eterno del Signore che ha servito con gioia. (Agenzia Fides 25/4/2025)

*Vicario Apostolico di Arabia del nord


Condividi: