Kinshasa (Agenzia Fides) - Oltre 70 corpi compresi quelli di donne, bambini e anziani, sono stati scoperti il 14 febbraio in una chiesa del Centro Evangelico e Battista in Congo e Africa (Cebcea), di Kasanga nei pressi del villaggio di Maiba, nel territorio di Lubero, nel Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo.
Secondo quanto riporta Radio Okapi, la società civile locale ritiene che si tratti dei corpi di persone scomparse, rapite il 12 febbraio da uomini armati non identificati. I corpi delle persone decapitate a colpi di machete sono stati ritrovati con le mani legate dietro alla schiena.
Si sospetta che a commettere il massacro siano stati i jihadisti aderenti all’ADF (Forze Democratiche Alleate), un gruppo originario dell’Uganda, che da decenni si è installato nell’est della RDC, in particolare nel Nord Kivu. Nel 2019 le ADF hanno fatto atto di adesione allo Stato Islamico (sulla genesi e le trasformazioni di questa formazione vedi Fides 24/6/2023), accentuando il loro profilo “jihadista”.
L’esercito ugandese ha rafforzato in questi giorni la propria presenza nelle province congolesi dell’Ituri e del Nord Kivu ufficialmente per contrastare l’ADF ma forse per controllare (o appoggiare?) l’offensiva dell’M23 e dell’esercito ruandese nel Nord e Sud Kivu. (L.M.) (Agenzia Fides 21/2/2025)