AFRICA/CONGO RD - Il dramma dei rifugiati congolesi in Burundi

venerdì, 28 marzo 2025 rifugiati   onu  

Kinshasa (Agenzia Fides) – “Oggi i nuovi rifugiati congolesi che si trovano in Burundi dal 15 marzo 2025, conducono una vita difficile, per la mancanza di un supporto coerente da parte delle agenzie delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie internazionali” afferma una nota inviata all’Agenzia Fides dall’ACMEJ (Associazione contro il Male e per l'inquadramento della Gioventù).
“Fortunatamente, le autorità burundesi continuano a manifestare nei confronti dei rifugiati un'accoglienza calorosa e un livello molto elevato di protezione e sicurezza” continua la nota dell’associazione della società civile del Sud Kivu.
Oltre 63.000 congolesi provenienti dal Sud Kivu sono stati costretti alla fuga di fronte all’avanzata delle truppe dell’M23 che hanno conquistato il capoluogo di questa provincia dell’est della Repubblica Democratica del Congo (vedi Fides 17/2/2025).
“La maggior parte di questi rifugiati congolesi che si trova a Rugombo, nella provincia burundese di Cibitoke sono molto contenti delle buone relazioni diplomatiche tra Burundi e Repubblica Democratica del Congo” afferma l’ACMEJ. “I rifugiati chiedono al personale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) che operano in Burundi di dimostrare la stessa buona volontà, applicando ii principi guida del diritto internazionale relativo ai rifugiati” continua la nota. Questo perché secondo l’ACMEJ “i rifugiati congolesi non sarebbero disposti ad andare nel nuovo campo di accoglienza di Rutana al confine con la Tanzania”, in direzione opposta rispetto al confine con la RDC, allontanando ulteriormente queste persone dalle loro case. Il nuovo campo si trova infatti a oltre 200 km da quello di Rugombo. (L.M.) (Agenzia Fides 28/3/2025)




Condividi: