Jayapura (Agenzia Fides) – Un appello per far terminare le misure che nel distretto di Oksop impediscono agli sfollati di Papua di tornare a casa per celebrare il Natale. A lanciarlo è stato il Vescovo di Jayapura, Yanuarius Teofilus Matopai You, in vista della solennità del 25 dicembre.
Nella zona di Oksop centinaia di persone, secondo quanto si apprende da fonti locali, sono fuggite il 30 novembre, quando l'esercito ha avviato un'operazione speciale prendendo di mira i membri dell'Esercito di liberazione nazionale della Papua occidentale (TPN-PB). I residenti hanno trovato rifugio nell’area di Pegunungan Bintang, reggenza dell'Indonesia situata nella provincia di Papua.
Dopo dieci giorni, il Capo della Polizia di Pegunungan Bintang, Anto Seven, ha affermato che la situazione a Oksop era quasi tornata alla normalità e i fuggitivi, per la maggior parte di fede cristiana, sarebbero potuti rientrare senza problemi.
Il Vescovo You, in queste ore, ha annunciato che la sua Diocesi, assieme al Segretariato per la Giustizia, la Pace e l'Integrità del Creato dei Francescani di Papua e al Dipartimento di Diritto e Diritti Umani della Chiesa Evangelica in Indonesia (GIDI) hanno verificato che lo stato di emergenza permane e “si stima che il numero dei rifugiati abbia raggiunto le 401 persone. Tra di loro ci sono più di 30 bambini di età compresa tra due mesi e 12 anni e 115 donne, tra cui diverse incinte e anziane”.
Il Vescovo ha affermato “che la presenza delle truppe e le loro operazioni militari speciali impediscono agli sfollati di tornare nelle loro città d'origine”. La situazione che si sta vivendo oramai da giorni a Oksop "indica che vi è un'emergenza umanitaria” e questo “richiede la massima attenzione da parte di tutti". Da qui l’altro appello del Vescovo You alle istituzioni della reggenza di Pegunungan Bintang affinché, nell’attesa del rientro a casa, forniscano “protezione e assistenza ai rifugiati”. (F.B.) (Agenzia Fides 17/12/2024)