Kinshasa (Agenzia Fides) – “Patto sociale per la pace e la convivenza nella Repubblica Democratica del Congo e nella regione dei Grandi Laghi". È questo il nome dell’intesa siglata dalla Conferenza Episcopale Nazionale del Congo (Conférence Épiscopale Nationale du Congo CENCO) e dalla Chiesa di Cristo in Congo (Église du Christ au Congo ECC), l’organismo che riunisce 64 confessioni protestanti ed evangeliche della Repubblica Democratica del Congo (RDC), volta a riportare la pace nelle tormentate provincie orientali del Paese, da oltre 30 anni in preda al caos e alla violenza per la presenza di centinaia di gruppi armati spesso con sponsor stranieri (vedi Fides 17/1/2023).
L'iniziativa è stata annunciata durante una conferenza stampa congiunta a Kinshasa da monsignor Donatien Nshole e dal reverendo Eric Nsenga, rispettivamente segretari generali della CENCO e della (ECC), che hanno auspicato che il 2025 diventi “l’anno della pace”.
Il patto sociale si inspira al concetto di “Bumuntu”, una nozione radicata nella sociologia e nella spiritualità africana, che invita ogni individuo a mostrare empatia, rispetto reciproco e solidarietà. Bumuntu, attraverso il suo carattere inclusivo, promuove la coesione sociale e rifiuta la logica dell’esclusione e della violenza, incompatibili con la profonda identità africana.
Il Patto Sociale si basa sui seguenti cinque principi fondamentali: Ripristinare i valori sociali e spirituali di "Bumuntu"; Risolvere i conflitti attraverso il dialogo e affrontare le cause profonde senza violenza; Abbracciare la diversità per rafforzare l'unità e in tutta l'Africa; Persuadere i leader politici a fermare i conflitti armati, promuovere lo sviluppo sostenibile e limitare lo sfruttamento delle risorse naturali; Incoraggiare un sincero sostegno internazionale per la giustizia, la pace e la sostenibilità ambientale.
Per attuare il Patto Sociale, CENCO ed ECC formeranno commissioni tematiche sulla pace e la coesione sociale, che formuleranno una Carta Nazionale per la Pace e l'Armonia. È prevista infine la convocazione di una “Conferenza internazionale per la pace, lo sviluppo congiunto e la convivenza nei Grandi Laghi". (L.M.) (Agenzia Fides 20/1/2025)