Silsilah
Zamboanga city (Agenzia Fides) - Ha coinvolto cristiani e musulmani nelle Filippine del Sud la Settimana mondiale per l'Armonia interreligiosa promossa dalle Nazioni Unite (1-7 febbraio), celebrata in comunità cattoliche, scuole, università, centri culturali soprattutto in numerose città sull'isola di Mindanao dove, nella "Regione autonoma Bangsamoro in Mindanao musulmana" (BARMM), vive la maggior parte dei sei milioni di fedeli musulmani filippini. Composta attualmente dalle province di Basilan, Lanao del Sur, Maguindanao del Norte, Maguindanao del Sur e Tawi-Tawi (in discussione, ora, vi è l'inclusione della provincia delle isole Sulu, la BARMM ed è il risultato dell'accordo di pace tra il governo e il Fronte Islamico di Liberazione Moro.
La Settimana ha visto tra gli attori e i promotori principali di marce, manifestazioni pubbliche, seminari, incontri di preghiera, le comunità cattoliche che hanno fatto del dialogo la loro missione, come il movimento islamo-cristiano "Silsilah" , fondato oltre 40 anni fa nella città di Zamboanga da p. Sebastiano D'ambra, missionario italiano del Pontificio Istituto Missioni Estere .
Ma, in particolare, nella Settimana che si celebra a livello universale sono anche le istituzioni civili a essere pienamente coinvolte. Lo è stata la sindaca della città di Zamboanga, Maria Isabel Climaco Salazar, che ha voluto sponsorizzare e presenziare a un congresso interreligioso tenutosi nella sua città, caratterizzata da una società pluralista, per inviare e conferma alla popolazione un messaggio di convivenza e di collaborazione per il bene comune. A livello civile, si è ricordato, è stato l'ex presidente delle Filippine Benigno Aquino jr a chiedere ufficialmente nel 2013 alle istituzioni civili di celebrare e dare massima attenzione a una iniziativa che mira a sensibilizzare le coscienze e a costruire armonia sociale nella nazione.
Tra le diverse iniziative organizzate, l'incontro del 4 febbraio alla Western Mindanao State University, università pubblica di Zamboanga, frequentata da studenti cristiani e musulmani , ha coinvolto docenti, studenti, cittadini, uniti a confrontarsi sul tema "Celebrare la chiamata a costruire armonia e pace con tutte le persone dal cuore sincero". Joselito Madroñal, vicepresidente dell'Università, ha voluto sottolineare il ruolo dell'università come "faro di pace" nel territorio, nella cultura, nella formazione dei giovani . "La nostra università è più di una semplice istituzione di apprendimento. Siamo una forza per il cambiamento, un catalizzatore per la pace e un partner fermo nella ricerca dell'armonia", ha ricordato. Tra i relatori presenti, p. Sebastiano D'Ambra, fondatore di Silsilah, lo Sheik Mahir Gustaham, esponente musulmano, coordinatore del forum "Solidarietà interreligiosa per la pace" e p. Guilrey Anthony Andal, SJ, Presidente dell'Ateneo University di Zamboanga, hanno voluto offrire la loro esperienza e incoraggiare i giovani a proseguire sulla strada della convivenza pacifica, a partire dalle relazioni sociali di base, dall'incontro tra i giovani, dai rapporti tra le famiglie. Dopo la celebrazione interreligiosa, l'Università ha lanciato ufficialmente il "Mese delle Arti", che ha messo in mostra il profondo spirito artistico dell'università. L'arte è stata individuata come un linguaggio privilegiato e un terreno fecondo di dialogo interreligioso.
(PA) (Agenzia Fides 8/2/2025)