Archdiocese of Mandalay
Mandalay (Agenzia Fides) - A Mandalay la Domenica della Palme è stata celebrata tra le macerie "come segno di resilienza e di gioia cristiana in mezzo alla devastazione e alla sofferenza", racconta p. John Kyaw Thu Ya, parroco della chiesa di Nostra Signora di Lourdes, storica chiesa nella municipalità di Yamethin, nella diocesi di Mandalay, completamente distrutta dal terremoto del 28 marzo. Il parroco ha voluto riunire la comunità e celebrare l'Eucarestia proprio davanti alle macerie della chiesa, come segno di fede e di speranza: "La chiesa è stata distrutta, ma la fede dei battezzati è salda, è come la casa fondata sulla roccia". E' stato un momento toccante quello vissuto nelle parrocchie ferite dal terremoto. All'esterno delle chiese, raccontano a Fides i preti di Mandalay, saranno celebrati i riti della Settimana santa. La celebrazione delle Palme, piena di "osanna", di gioia e di acclamazione al "Re dei re" è stata un momento in cui i fedeli, tutti sfollati, hanno potuto ritrovarsi, riunirsi e rinnovare l'attaccamento a Cristo, sia nella diocesi di Mandalay, sia nella altre aree colpite.
Come appreso da Fides, nella diocesi di Myitkyina, capoluogo dello stato Kachin, il Vescovo John Mung Ngawn La Sam, ha celebrato la messa delle Palme nella chiesa di San Colombano, incoraggiando i fedeli " a non disperare, a non cercare non la lode degli uomini, ma la volontà di Dio". "Ricordate che le difficoltà e le avversità di oggi - ha detto - sono la croce che portiamo con il Signore Gesù, che è una benedizione". "Se ci impegniamo a camminare secondo la volontà di Dio, riceviamo la grazia della vittoria con il Signore Gesù nella Pasqua. Non solo riceveremo il centuplo di benedizioni sulla terra, ma riceveremo anche tesori celesti". "Ogni volta che vediamo e portiamo la croce - ha proseguito - ricordiamo che il Signore Gesù è sulla croce e che, in mezzo alla nostra sofferenza, il Signore Gesù è sempre con noi. Cristo è con noi tra le sofferenze di Mandalay, Sagaing e tra le piaghe della guerra. Il Signore Gesù è con gli sfollati interni che oggi soffrono".
A Yangon, una zona interessata più lievemente dal sisma, il Cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, celebrando in cattedrale l'Eucaristia della domenica della Palme, ha ricordato che quella celebrazione "esprime pace, gioia, umiltà e speranza", invitando i fedeli a "gioire per il dono ricevuto dal Signore, la salvezza".
Il Cardinale si è soffermato sulla figura dell'agnello, "creatura umile, obbediente alla volontà di Dio: il popolo del Myanmar è chiamato a prendere esempio da quell'agnello", ha detto . "Oggi, in un contesto di 'policrisi' che affligge il nostro Paese, viene da gridare a Dio e chiedere: perché questa sofferenza? Signore, perché non ci rispondi? Non conosciamo i tempi di Dio, i suoi misteriosi disegni. Sappiamo però per fede che la risposta di Dio è per noi la risurrezione. Ci aggrappiamo a Lui tra le difficoltà e l'incertezza. preghiamo per l'unità e un futuro pieno di luce".
Melvin Aung, giovano cattolico della chiesa di sant'Agostino a Yangon, racconta : "Sono andato in chiesa e ho pregato il Signore Gesù perchè, mentre alzavamo le palme in ricordo del suo ingresso a Gerusalemme, potesse fare ingresso nelle nostre vite, nei nostri cuori e nelle nostre speranze. Una pioggia leggera e la brezza fresca hanno reso il momento della processione delle Palme ancora più significativo, come se la natura stessa si unisse alla pace di questo giorno sacro. Abbiamo ricordato nella preghiera tutto il popolo del Myanmar, travagliato da lotte e difficoltà. Abbiamo pregato per la pace e per la guarigione della nostra nazione".
(PA) (Agenzia Fides 14/4/2025)