Kinshasa (Agenzia Fides) – “Il pericolo maggiore per la popolazione a Goma sono gli sbandati Wazalendo” dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa locale riferendosi al capoluogo del Nord Kivu caduta nelle mani dei guerriglieri dell’M23 appoggiati dall’esercito ruandese.
I Wazalendo sono gli appartenenti a milizie filogovernative, reclutate anche tra banditi, che hanno combattuto a fianco all’esercito regolare per contrastare l’avanzata dell’M23. Dopo la presa di Goma mentre buona parte dei soldati regolari si sono arresi o si sono consegnati ai Caschi Blu della MONUSCO i Wazalendo si sono dati alla macchia.
“I Wazalendo entrano nelle case della gente comune alla ricerca di cibo, un problema per tutti visto il blocco dei rifornimenti. Se non trovano nulla da saccheggiare minacciano di portare via i figli. Ed è facile immaginare cosa possono fare a donne e ragazze” riportano le fonti di Fides. “M23 e ruandesi stanno comunque cercando di riportare l’ordine. Al momento sono segnalate sparatorie saltuarie nei pressi dell’aeroporto”.
“La situazione umanitaria a Goma rimane difficile per la mancanza di corrente elettrica e di acqua che viene pompata e filtrata dal lago Kivu. Senza elettricità pompe e impianti di depurazione non funzionano. Le condizioni più difficili sono quelle degli sfollati (si calcola che a Goma siano circa un milione). Nella parrocchia San Francesco Saverio di Ndosho, un quartiere periferico della città, sono ospitati circa 2000 sfollati privi di acqua e in condizioni precarie; a questi si aggiungono i circa 1.600 accolti nella vicina scuola” riportano le nostre fonti.
Nel frattempo continua lentamente l’avanzata dei ribelli verso Bukavu, capoluogo del Sud Kivu. “L’M23 si trova a 115 km dalla città ma avanza lentamente perché ha comunque subito perdite importanti” affermano le fonti. “Ambulanze stanno facendo la spola tra Goma e il Ruanda per portare le spoglie dei soldati caduti nelle strade della città nei giorni scorsi per dare modo alle famiglie di dare loro una degna sepoltura, altrimenti sarebbero finiti nelle fosse comuni che si stanno scavando. Tra l’altro a Goma inizia a fare caldo ed è urgente seppellire i corpi che giacciono per le strade”.
“A Bukavu al momento la situazione rimane calma dopo la partenza degli operatori umanitari stranieri (vedi Fides 30/1/2025) ma si vive nell’incertezza” concludono le nostre fonti. Bukavu è difesa oltre che dai militari congolesi anche da quelli burundesi inviati dal governo di Bujumbura in loro supporto.
Sul piano politico Corneille Nangaa il leader dell’Alleanza del Fiume Congo, l’ala politica dell’M23, ha tenuto una conferenza stampa ieri, 30 gennaio, a Goma nel corso della quale ha ribadito la volontà di marciar fino a Kinshasa per rovesciare il Presidente Félix Tshisekedi. L’ambasciata britannica a Kinshasa ha pubblicato un comunicato in inglese e francese nel quale si condanna l’occupazione di Goma da parte dell’M23 e dell’esercito ruandese e si minaccia “una revisione del sostengo del Regno Unito al Ruanda” se non cessano le ostilità. (L.M.) (Agenzia Fides 31/1/2025)